Hai mai pensato all’effetto che la tua casa ha su di te? La casa, le sue mura, i suoi spazi, arredi e colori rappresentano un luogo fisico ma anche, e soprattutto, emozionale. Vivere in un luogo buio, con poche finestre e con le pareti bianche, ha effetti completamente diversi sulla nostra psiche rispetto a vivere in una casa luminosa, con tanti affacci sull’esterno e le pareti colorate.

Quest’anno più che mai quando nel periodo del Lockdown durante l’emergenza Coronavirus, la casa ha assunto ulteriori molteplici significati. Costretti nelle nostre mura domestiche, quanti di noi hanno pensato di voler cambiare qualche cosa nell’arredo? Nelle pareti? O persino di voler cambiare casa?

Casa indica nel suo senso più letterale ciò che fornisce un riparo, un luogo coperto che protegge e difendere dall’esterno e che, soprattutto, mette un confine fra ciò che è “dentro” e quel che rimane “fuori”. Le finestre, porte e muri, costituiscono le limitazioni tra ciò che è esterno e quel che è interno.

La tua casa parla di te

Tanto che la casa può essere considerata una metafora della nostra psiche, raffigurando i nostri diversi livelli di coscienza: dai piani superiori, simbolicamente associati al pensiero razionale e cosciente. Nonostante abbia il suo personale modo di abitare gli spazi della propria casa a livello generale troviamo ad esempio il soggiorno, luogo della convivialità, spazio dove riceviamo gli altri esterni e in cui ci intratteniamo con amici e ospiti. Questo è l’ambiente in cui solitamente esponiamo quello che vogliamo che gli altri vedano di noi. Non è così?

La cucina è il luogo della famiglia, degli affetti, del ritrovo dopo una giornata fuori casa. È lo spazio preposto al nutrimento, sia concreto che simbolico: attorno al tavolo del pranzo o della cena non solo si nutre il corpo, ma anche la psiche, grazie alla condivisione di emozioni, chiacchere, esperienze. La cucina rappresenta il nostro sé emotivo. Il bagno è lo spazio dedicato alla cura del sé. All’interno di esso si esprime il bisogno di recuperare benessere fisico, ma anche psichico: nel bagno ci si ripulisce, rigenera, rilassa, coccola e si prende del tempo solo per sé, anche nelle case più affollate. Infine, la camera da letto è il cuore della casa e il regno dell’intimità. Vi consentiamo l’entrata solo a pochissime persone e difficilmente la mostriamo ad estranei. Essa rappresenta il nostro sé privato. La camera da letto custodisce anche particolari intimi e più autentici di noi, che a volte possono essere in contrasto con ciò che vogliamo che gli altri sappiano della nostra persona e che, per questo, esponiamo in salotto. mentre i livelli più inferiori e sotterranei, associati al nostro inconscio e aspetti istintuali possiamo associare il garage o la cantina, dove riponiamo oggetti che nemmeno più ricordiamo, la maggior parte delle volte disordinati e confusi.


L’architettura interna della nostra casa parla di noi, della nostra storia, delle nostre abitudini e del nostro modo di rapportarci agli altri. È come se la casa fosse un’estensione di noi, della nostra identità e individualità. Prova a pensare alla casa di chi conosci, lo rappresenta? Cosa ti dice di lui/lei? Oppure anche alla tua di casa, cosa comunica di te? 

A questo proposito Sam Gosling, professore di psicologia dell’Università del Texas, ha dimostrato la connessione tra la persona e la sua casa: dopo aver osservato la stanza dei dormitori in cui vivevano 80 studenti universitari, ha stilato i loro profili psicologici. Successivamente ha somministrato agli stessi ragazzi dei test psicologici per delineare i loro tratti.  E incredibilmente, i profili ottenuti grazie alla tecnica dello snooping (“curiosare”) nelle loro stanze, erano sovrapponibili ai risultati emersi dai test psicologici. Quindi è stato possibile dedurre la personalità dei ragazzi semplicemente osservando le stanze nelle quali dormivano.

Non solo la casa riflette la personalità di chi la abita, ma attraverso di essa è anche possibile prenderci cura della nostra psiche.

Kaplan e Kaplan (1989) hanno individuato quattro leggi essenziali all’interno di un ambiente, che favoriscono il benessere e l’avvicinamento, applicarli ti permetterà di iniziare a prenderti cura della tua psiche attraverso la tua casa:

  1. Coerenza: “questione di stile”. Le cose devono essere legate da un principio di fondo, essere concordi tra loro.
  2. Leggibilità: “dimmi cosa hai nel tuo studio e ti dirò chi sei e cosa fai”. Gli elementi devono far capire a cosa è destinato quel contesto e parlare anche di chi in esso opera.
  3. Complessità: “Ciò che è complesso attrae” quindi spazi diversi ad altezze diverse, con piani di profondità differenti, numerosità e variabilità degli oggetti sono gli ingredienti indispensabili.
  4. Mistero: “Libero spazio all’esplorazione”. Spazio e oggetti celati alla vista diretta per aumentare la curiosità di osserva l’ambiente e la sua attrattività.

“La casa è il nostro corpo più grande”. Khailil Gibran

Bibliografia:

Kaplan, R., & Kaplan, S. (1989). The experience of nature: A psychological perspective. Cambridge, UK: Cambridge University Press.